giovedì 10 ottobre 2013

liscio come la seta

Ho scoperto questo interessante prodotto: http://www.silk.co/
Ho fatto qualche esperimento: http://biol.silk.co/
Adesso voglio provare questo embedding:

Data from biol.silk.co
peccato, è un po' troppo largo ... veramente flessibile, comunque. Provatelo :-)

martedì 1 ottobre 2013

keep alive

Scusami 3a77, t'ho lasciato appassire per più di un anno!
C'è così tanta bellezza nel mondo ... (cit. American Beauty) che non so più dove arrampicarmi. Su un albero frattale, ecco dove!


Kojo is an open source App that runs on Linux, Windows, and the Mac. It is a Learning Environment - with many different features that enable play, exploration, creation, and learning.


domenica 13 maggio 2012

.js: che voglia dire Jet Set ?

Leggevo ieri un post sul mercato del libro informatico negli USA, in particolare come i vari linguaggi di programmazione si litigano lo share; domina Java, ma la dinamica anno su anno premia javascript.

Delphi: ZERO libri venduti. (zero, nada, nil). Pascal: qualche decina di unità. Ma anche Ruby sembra un linguaggio minore. Quindi bisogna studiarsi javascript in generale e nodejs in particolare. Il fatto che nodejs piaccia a Micro$oft un po' mi preoccupa, comunque approfittiamo di quello che mettono a disposizione per l'ambiente windows, poi si vedrà. L'accoppiata con mongoDB come strato di persistenza sembra quella che va per la maggiore.

Sto guardando in particolare locomotivejs che sembra un "js on rails": ci si ritrovano molte delle sue convenzioni, ma i "model" (la M del M-V-C) non li ho mica capiti bene ... si deve usare mongoose. Devo verificare in fretta come va su heroku.

Un'altra "locomotiva" ha nel frattempo catturato la mia attenzione: locomotivecms, un CMS per RoR tipo Refinery. Sembra meglio attrezzato di quest'ultimo: in particolare ha un editor a pagamento (23€) che promette grande produttività. Heroku e S3 sono elementi di primo piano. Da testare ASAP.

Back to js: è un linguaggio OO, espressivo e potente, ma l'impatto iniziale per me è "sgodevole". Sto leggendo alcuni post che vorrebbero privilegiare l'immediatezza intuitiva della raffigurazione visuale, ma quello che mi colpisce è l'apparente arbitrarietà di talune scelte sintattiche. C'è da soffrire, ma immaginare un unico linguaggio dal back-end alla pagina nel browser è estremamente attraente. L'hype in ambiente SW-dev sembra di nuovo allontanarsi dall'approccio native in favore di HTML5 + CSS3.

L'importante è trovare commesse.

P.S.: seguono alcune dolorose annotazioni su js.

Graffa, proprietà, due punti, valore, chiusa graffa. POF ! Questo è un oggetto. Non serve necessariamente una classe e un costruttore (invece in Delphi e in Ruby le Classi contengono i metodi e gli oggetti i valori, cioè le istanze dello stato). Esempio: { name: "ogiva" } ecco un oggetto con una sola proprietà (attualmente) di tipo string che contiene il valore "ogiva". La proprietà si chiama name. Un oggetto è una raccolta di (uno o più) puntatori ad altri oggetti o primitive (string, number, boolean or functions). L'oggetto di solito nasce "per" una variabile:

var obj = { name: "ogiva" } 

oppure viene istanziato a partire da un altro oggetto:


var ob2 = Object.create(obj)


ma può anche essere passato come parametro ad una funzione (oggetto creato al volo):


console.log(description.call({
  name: "Zed the Zetabyte"
}));

Ma sono io che ci vedo poco ???  Si fa fatica a distinguere una tonda da una graffa, specie se uno alla graffa non ci ha mai dato molta importanza, essendo relegata ai commenti in pascal. Non è un linguaggio per vecchi.

Il concetto di closure e l'uso di this mi è particolarmente indigesto. Mi sembra che faccia a pugni con il primo paradigma della OO, l'incapsulazione. Adesso mi leggo questi articoli sperando in maggiori lumi.

Lexical scope is 100% based on the physical location of the variables in the nesting in the code. Questo è rassicurante, nel senso che non c'è niente di nuovo:  variabili "inner" possono nascondere variabili "outer".


var Lui = { name: "Zed", ciao: function() { return "Ciao " + name}}
var name = "Dug"

Lui.ciao() dà sempre e comunque "Ciao Zed" a prescindere dall'esistenza e dal valore dalla var globale name.

This è invece il context object: lo puoi solo usare, non modificare; di volta in volta "vale" in base a "da dove" chiami la funzione che lo usa. Es.:

var Lui = { name: "Zed", ciao: function() { return "Ciao " + this.name}}

var name = "Dug"
var effe = Lui.ciao      // nota bene, senza parentesi, non voglio il risultato ma l'indirizzo della funzione


Lui.ciao() dà ancora "Ciao Zed" ma effe() dà invece "Ciao Dug" e se la variabile globale name non esiste va in errore (undef) !!! Capito cos'è il context object ? Non ci sono garanzie sul valore che potrà assumere this quando la funzione verrà invocata ... con ogni funzione puoi fare .call e passare un oggetto arbitrario che diventerà il this di quella esecuzione (vedi esempio sopra ... description.call( {... oggettino ...} )   ). C'è anche .apply( pThis, [ params ...] ) cambia solo il modo di passare i parametri.

Conclusion

There some universal rules that will go a long way to understanding scope in JavaScript:
  • The only way to create a new scope is through the function keyword. Nothing else, not even for ... in blocks create new scopes.
  • The var statement declares a variable as local to the current scope and the entire current scope, not just from the var statement onward. These local variables shadow any existing variables from outer scopes.
  • All variables except "this" and "arguments" follow lexical scope. Their meaning is defined by the physical location in the code.
  • The variables "this" and "arguments" change at every nesting level. If you want to preserve them in a closure, then you need to first create a reference to their value through another variable that follows lexical scope.
  • The value of "this" is defined by how the function is called. You can control this through use of apply and call.
(riepiloghino preso pari pari dall'articolo su this di Tim Caswell citato prima)





mercoledì 1 giugno 2011

Annunci interessanti

Prima di tutto ruby on rails; refinerycms: è uscita la rel. 1.0 :-)

E poi Delphi; Marco Cantù rende disponibili i suoi esperimenti con REST clients scritti in Delphi; per il momento si va su Amazon Web Services, Simple Storage Service (S3), ma seguirà anche qualcosa per i google docs. Grazie Marco !

Back to Refinery: l'accoppiata con heroku e S3 mi sembra vincente; ho imparato "sfettolare" i prototipi in html statico e a formare i temi; forse il mio approccio è stato un po' troppo drastico, alla "occidentale", nel senso che sovrascrivo tutta la generazione del frontEnd, ma in compenso la flessibilità è illimitata; in fondo sono un programmatore, non un power user di Wordpress o Joomla.

Ciao !

martedì 17 maggio 2011

OPC delphi su google code

Oggi deviazione verso l'automazione industriale e lo sviluppo nativo in ambiente windows ! Ecco un interessante progetto open source per usare le specifiche OPC con Delphicode.google.com/p/opcdelphi/

Esistono comunque anche componenti già pronti, come dOPC e Sentrol.

OPCquick è un semplice client che mostra due approcci per la lettura asincrona: una "class to receive IDataObject data change advises" e una "class to receive IConnectionPointContainer data change callbacks"; quest'ultima (TOPCDataCallback) mi sembra più semplice.

Il minimo indispensabile per imbastire un po' di codice è:


var
  ServerIf: IOPCServer;
  GroupIf: IOPCItemMgt;
  GroupHandle: OPCHANDLE;
  ItemHandle: OPCHANDLE;

Gli item sono tenuti insieme in group e tutti i group sono attaccati ad un server. Ma è fondamentale iniziare con una chiamata a CoInitializeSecurity ...

Mi resta da capire se è più efficiente fare delle letture asincrone o sincrone ... mah !

lunedì 31 gennaio 2011

refinery cms

Refinery CMS è stato probabilmente il primo CMS ad essere disponibile in ambiente Rails 3; attualmente risulta il più scaricato (fonte: rubytoolbox); installarlo è facilissimo: gem install refinerycms.

Anche il deploy non dà problemi: io ci sono riuscito al primo colpo su heroku, incluso ovviamente l'appoggio di immagini e files su Amazon S3 (grazie all'esperienza fatta con new-mobility).

La documentazione disponibile è ingente, così come sono numerosi i siti in giro per il mondo che si basano su questa soluzione. Certo niente di paragonabile come diffusione a wordpress, ma comunque significativo.

Due sono i concetti chiave, qui: engine e theme, vale a dire i motori (cioè moduli creabili dal utente con un insieme specifico di campi) e ... i vestiti (cioè quella collezione di html, css e img che vestono il contenuto del cms). Adesso vediamo più in dettaglio i temi (themes). Per creare un tema:

rails generate refinery_theme name_of_theme

e intanto che ci siamo aggiungiamo

rake refinery:override view=shared/* theme=name_of_theme

Ecco fatto: adesso abbiamo una cartella che contiene tutto ciò che influenza l'apparenza del sito, escluso il contenuto ! Possiamo gestire più temi per lo stesso CMS, ma uno solo è attivo per volta, ovviamente; possiamo prendere la cartella di un tema e inserirla in un altro CMS (a patto che la struttura delle info gestite sia compatibile), ottenendo un veloce cambio di vestito.

La struttura del tema è fortemente ispirata a Rails 3: abbiamo praticamente la stessa struttura della cartella app/views, dentro cui ritroviamo le cartelle layouts e pages; anche le classiche cartelle stylesheets, images e javascripts sono contenute all'interno del tema e prendono il sopravvento sulle rispettive cartelle di public.

Bisogna fare attenzione ai riferimenti all'interno dei .css: ad es. ci si riferisce ad una immagine con /theme/images/logo.jpg, non semplicemente a images/logo.jpg; questo probabilmente vale in molte altre circostanze che solo la pratica può svelare.

Non resta che fare qualche prova ! Buon Lavoro


P.S. Come editor adesso sto usando redcar, che è scritto in Ruby !

giovedì 20 gennaio 2011

Jekyll, generazione di siti statici

Un sito web statico, di 4 o 5 pagine tutte con la stessa struttura, e magari una home un po' più carina ... ecco il target perfetto per una esercitazione con jekyll, una gemma di ruby.

gem install jekyll e siamo pronti a lavorare :-)

creiamo una cartella di lavoro (ad es. c:\ror\j0), ci mettiamo dentro un file di nome _config.yml con questo contenuto:



poi (dentro j0) creiamo una cartella di nome _site e una _source; infine lanciamo jekyll dalla shell dos o git: ciò che si trova in _source verrà elaborato ed eventualmente il risultato finirà in _site.


Immaginiamo di avere un file prove.html dentro _source con questo contenuto:



e poi immaginiamo di avere un file base.html dentro _layouts con questo contenuto:



Quando avremo salvato questi due file, Jekyll produrrà un file prove.html in _site con la loro "fusione" !



Bisogna cercare di separare quello che resta costante in ogni pagina e metterlo nei layout; in questo modo le pagine (abbiamo visto solo prove.html, ma possiamo averne quante ne vogliamo, anche organizzate in sottocartelle, e ognuna può - al limite - avere un layout diverso) restano molto "asciutte" e sono più facili da produrre e soprattutto da manutenere !

DRY: Don't Repeat Yourself, non ripeterti, in modo che se c'è da modificare qualcosa, lo si debba fare in uno e un solo punto.

Jekyll sa fare altre cose: ad es. implementa il formato liquid

Ora si tratta di provare e prenderci la mano. Buon Lavoro

sabato 8 gennaio 2011

version control: git

Update 20gen11: nuovo tutorial (in inlgese): http://gitimmersion.com/

Tutte le robe noiose, ripetitive e che non danno gusto, diamole da fare al computer, tanto lui ci gode. Veramente !
Ad esempio: la gestione dei sorgenti, o meglio: delle diverse versioni dei nostri programmi. La comunità ruby sembra essersi orientata su git come tool locale (cioè da far girare sul pc) e su github.com come repository, cioè come magazzino su internet in cui salvare i nostri sorgenti e condividerli con i colleghi (e con eventuali reclutatori o potenziali clienti che vogliono valutare le nostre capacità).

Ecco le istruzioni per installare git: http://progit.org/book/ch1-4.html
su windows si tratta semplicemente di scaricare l'installer da qui: http://code.google.com/p/msysgit (colonna di destra, featured downloads) ed eseguirlo.

Una volta installato bisogna configurarlo dicendogli chi siamo:

$ git config --global user.name "Your Name"
$ git config --global user.email youremail@example.com

A questo punto siamo pronti per mettere sotto version control una intera cartella, il cui contenuto verrà salvato in modo incrementale (cioè prendendo solo le differenze); è comunque possibile indicare files o intere sottocartelle che devono essere ignorate (file .gitignore tutto cognome e niente nome, strane eh ? Utile per  moduli oggetto ed exe, se stanno nella stessa cartella con i sorgenti e non ha senso salvarsi in quanto sono sempre riproducibili, ma qui parliamo essenzialmente di ruby, non di delphi). Allora:
1) lanciare la git bash,
2) andare nella cartella prescelta (cd c:/etcetcetc...)
3) una-tantum dare git init e
4) tutte le volte che vogliamo salvare una versione dare:

$ git add .
$ git commit -a -m "le mie annotazioni"

Facile no ? (Forse git add . è una-tantum, non serve ripeterlo in presenza dell'opzione -a, ma non sono sicuro).
Poi si possono fare i branch, cioè le ramificazioni: la versione attuale (detta anche master) viene per così dire congelata, si dà un nome a questa "divagazione" e poi (tipicam. alla fine delle sperimentazioni) ricongiungere la master con il branch, tenendo in pratica le modifiche (merge), oppure buttare via tutto e ripartire dalla master immodificata. Qui c'è un esempio veramente chiaro da seguire: http://railstutorial.org/ruby-on-rails-tutorial-book#sec:git_commands

Quando si fa viaggiare della roba su internet (cfr github ed heroku) si devono prendere delle misure di sicurezza in modo che solo noi possiamo gestire la nostra roba; si tratta di qualcosa di più di una semplice password: le chiavi SSH; ecco qui come costruirle: http://help.github.com/msysgit-key-setup/

Ora si tratta di crearsi un account (gratuito per iniziare) su github e uno su heroku. Nei prossimi post vedremo come installare uno strumento per la generazione di siti statici (jekyll), come salvare il lavoro fatto su github e come pubblicarlo su heroku usando il framework sinatra

Poi ci sarà da aprire un account anche su amazon web services (AWS) anche lui gratuito per i primi 6 o 12 mesi, se stiamo entro certi limiti di utilizzo. Tutto gratis ! Sembrerebbe proprio un mondo migliore, e per certi aspetti lo è davvero :-)

sabato 1 gennaio 2011

back to school

Update 20gen11: ruby+rails+git+SQLite installer !  http://railsinstaller.org/

Questo blog ha languito per un paio d'anni in attesa di una cena di ex-compagni di scuola che non si è concretizzata. Siccome da qualche tempo mi son messo a studiare un nuovo linguaggio (e un nuovo framework e un nuovo ecosistema e un nuovo modo di lavorare nel campo del software) ho pensato di raccogliere qui i miei appunti.

Magari può essere utile anche a qualcun altro e proprio a questo pair programmer immaginario, purchè lavori in ambiente windows, mi rivolgo.

Il linguaggio è Ruby; c'è già fuori la rel. 1.9.2 ma io uso la 1.8.7. Lo puoi installare in windows da qui:
http://rubyforge.org/frs/download.php/72085/rubyinstaller-1.8.7-p302.exe
quando lo esegui ti consiglio di selezionare la modifica della path e l'associazione dei files .rb all'interprete; per il resto conferma i default

Dopo scarica anche: http://github.com/downloads/oneclick/rubyinstaller/DevKit-3.4.5-20100819-1535-sfx.exe (il devKit 3.4.5)
esegui per decomprimere in una qualsiasi cartella (suggerisco una dentro quella di ruby, ad es. "c:\ruby187\devkit345")
si tratta infine di eseguire dk.rb da una finestra dos e seguire le istruzioni (prima "dk.rb init" e poi "dk.rb install" ... tutto qui :-)

Poi bisogna scaricare il database server SQLite; sono 3 file in tutto da mettere in "c:\ruby187\bin":
Li trovi in http://www.sqlite.org/download.html
prendi i precompilati per windows: http://www.sqlite.org/sqlite-3_7_3.zip e http://www.sqlite.org/sqlitedll-3_7_3.zip

Adesso apri una finestra dos e aggiorna gem:  
gem update --system

Poi, sempre dalla stessa finestra dos puoi installare rails 3 dando  
gem install rails
puoi seguire un tutorial qui:
http://guides.rubyonrails.org/getting_started.html .
L'installazione è tutta automatica, ma prende un tot di tempo - porta pazienza ... dovresti ottenere rails 3.0.3.

Adesso sei quasi pronto; ti serve un editor (prova geany, con il vibrant color theme !) e soprattutto git, il sistema di gestione dei sorgenti, indispensabile per fare il deploy su heroku.

Adesso un bel respirone e buttati se vuoi imparare, che sulla sabbia non è nuotare. Ecco un altro bel tutorial.

P.S: ho installato jolicloud sul mio netBook acer aspire one e, con qualche aggiustamento alle operazioni qui sopra illustrate,  si può configurare una macchinetta di sviluppo niente male; quello che impressiona è che con 170€ una tantum (il costo del netBook) e 20€ al mese (il costo dell'abbonamento a internet) puoi imparare a fare il programmatore (tutorial e forum abbondano) e arrivare addirittura a fare il deploy del tuo lavoro su internet (cfr heroku); rispetto ai 5 milioni di £ del TRS80-mod ][ e non mi ricordo più quanto del software (ma era parecchio, più tutti i libri da comprare in libreria) se ne è fatta di strada per avvicinare questo bellissimo mestiere a tutti quelli che vogliono provare a farlo.

lunedì 22 novembre 2010

giovedì 25 dicembre 2008

Mi faccio adottare ...

... dalla Terza A 1976, quella di mia moglie ! Loro si trovano Sabato 27 dicembre 2008 alle 18:30 in Piazza del Popolo: Sergio paga il te a tutti (affermazione risalente a prima del Grande Crollo, adesso come minimo i pasticcini sono esclusi). Io sarò lì, spero anche voi (nel caso, si paga alla romana). Ecco la foto, così li riconoscete più facilmente:
I^A 73-74

Ed ora un po' di auguri politically correct (liberamente tratti da un post dell'amico Tor):

Vi prego di accettare, senza impegno alcuno, nè implicito nè implicato, i miei migliori auguri per la celebrazione del solstizio d'inverno: che sia conscia dell'ambiente, socialmente responsabile, poco stressante, non assuefacente e sessualmente neutra; che sia celebrata nella più godibile tradizione delle vostre convinzioni religiose o pratiche secolari, nel pieno rispetto delle tradizioni o delle pratiche religiose o secolari di altri, nonchè di chi non pratica alcuna tradizione religiosa o secolare.

Vi auguro inoltre un inizio di quello che è generalmente accettato come l'anno di calendario 2009, che sia pieno di successo e senza complicazioni sia dal punto di vista fiscale che della salute; questo non senza il dovuto rispetto per i calendari accettati da altre culture che hanno innegabilmente contribuito a fare grande la Norvegia e senza che ciò implichi che la Norvegia è più grande di ogni altro paese.

Inoltre questo augurio è fatto senza riguardo alcuno alla vostra razza, credo, colore, età, abilità fisica, fede religiosa, barca a vela preferita e preferenza sessuale.

Allora ci vediamo in piazza Sabato 27, 18:30, chi c'è c'è, passa parola !

B U O N E   F E S T E !

sabato 1 novembre 2008

Già Novembre ???

Sono ancora via e non torno prima del 7/11. Qui ci vuole qualcuno che prenda in mano la situazione, dica una data e ci venga a cercare uno per uno, se no andiamo alle calende greche. A me ultimamente fissano ‘sti impegni a tradimento e … stavolta sono nella terra di Giampaolo II, con un biglietto di ritorno Alitalia, figurati ! Ecco un po’ di viste dalla e nella sala controllo:







uno slideshow del viaggio …

Ho incontrato Fiorenza ! Un paio di settimane fa, a Ravenna, dal meccanico, ero lì tutto mogio col motore della Punto nei pezzi quando vedo passare una ragazza … la vedo di profilo, nella penombra, neanche distante, ma avevo la testa piena di rettifiche, paraoli, euri con iva, senz’iva, poi mi è venuto in mente Bisanzio, Belisario, parole strane, latine forse, che cacchio mi prende, non capivo … sarà lo stress, mi dicevo. Allora l’ho guardata meglio, mi sono avvicinato per traettorie curve, ho detto titubando “Scusi, ma lei, per caso, non si chiama mica … “ non faccio in tempo che “Biol !” fa lei, “sei tu !” e in un attimo eravamo lì, trafitti da un raggio di sole.

Per fortuna era mattina e abbiamo avuto un po’ di tempo per parlare.

Come voi tutti sapete (e se non lo sapevate adesso lo saprete) Fiorenza insegna tedesco in un liceo di Parma e ha il giorno libero di lunedì (non il sabato, per cui una cena al venerdì sera sarebbe un po’ un problema per lei). Io ho il sospetto che lavorare con i teenagers faccia bene alla salute, perché due occhi tuttora vispi come i suoi non li vedo spesso tra i miei coetanei, specie se lavorano in banca, di questi tempi. E dopo questa sviolinata (ma è sincera), mi aspetto qualche commento, in primis dalla prof di cui sopra che ci legge in copia.

Ciao a tutti da Tychy !

martedì 30 settembre 2008

I'm back !

23 giorni filati, 12 ore al giorno di lavoro e un solo giorno di riposo in tutto ! Arghhh !!! Adesso lì è capodanno e la fabbrica sta chiusa per una settimana, e noi abbiamo tagliato la corda.
Comunque Gerusalemme è incredibile, ho girato un po' a piedi nella Old City, Sabato 20, sopraffatto dagli odori, colori, rumori e furori di gente così diversa ... bello. Ecco l'ingresso del quartiere arabo, vicino a Jaffa Gate:
Allora, 'sta cena, quando la facciamo ? C'ho una fame ...

Ciao !

lunedì 15 settembre 2008

Saluti dalla terra promessa

Siamo ancora qua; oggi si è deciso che torniamo Venerdì 26, ma porc. ma putt. ... quindi, se non siete già tutti straorganizzati , mi piacerebbe portare la data della cena ad Ottobre, così vengo anch'io, se non mi arruolano a forza in un kibbutz ! Vi mando un paio di foto, prese dalla fabbrica; ecco un quartiere dormitorio:
e questa è un'altra fabbrichetta qui vicino:
Siamo in mezzo al deserto, a 15 minuti da Jerusalem, verso il Mar Morto. A presto ! Biol

P.S. Ha chiamato Marisa, il week-end prima che partissi; era di passaggio dal BBK e voleva un aggiornamento; ha detto che le sarebbe piaciuto ritrovarsi come fra "nuovi" amici, non in un branco di nostalgici. Insomma ... che importa come eravamo 30 o 35 anni fa ... siamo curiosi di sapere come siamo adesso. Cioè, questo è quello che ho capito io, confesso che ero un po' sottosopra per i preparativi dell'ultimo momento. Però mi ha fatto piacere sentirla e sono del suo stesso parere.

P.P.S. Ecco quindi cosa sono diventato: dovevo fare Economia e Commercio, ma sono stato folgorato sulla via di Damasco dall'informatica. Per cui non mi sono (ancora) laureato; nel '87 ho fondato una software house con il mio socio (con cui mi ero spostato nel '86) e insieme abbiamo fatto 2 figli (oggi hanno 18 - Dario - e 14 - Gaia - anni e stanno ancora a casa con noi) e "enne" software che invece sono in giro per il mondo. Uno di questi software - aooriga - è qui in questo posto dimenticato da Dio (come si fa a "promettere" così tanto deserto ... qui sono tutti piuttosto nervosi ... dev'esserci stato un malinteso) e fa muovere dei carriponte secondo delle regole ... insomma in due parole automazione e supervisione. Io sono un piccolo subcontractor, un conto è fare software e un altro fare i soldi, comunque mi diverto ancora e spero di continuare a lungo. More info nel mio altro blog: delta-t.

P.P.P.S. aveva ragione la Foschi: il Greco mi è servito, i linguaggi di programmazione li imparo in fretta.

lunedì 25 agosto 2008

Settembre quando ?

Il discorso pizza chi c'è c'è della scorsa settimana è scivolato via senza concretizzarsi. Ri-proviamo questa che viene.

Intanto salta fuori che io (Angelo) sono probabilmente via per lavoro dall'8 al ... 14 ? 21 ? di settembre. E se facessimo il ...

venerdì 26 settembre ?

Mettete nei commenti la Vs dispo, eventuale data alternativa e firmatevi, così facciamo un primo giro. Ciao !

giovedì 14 agosto 2008

Basta ... e gegi

Roberto mi ha preceduto di un attimo, lunedì sera, e insieme abbiamo subito beccato Giovanni in placida attesa ai tavolini del bar.

I due non si vedevano da tempo, eppure si sono vicendevolmente riconosciuti e virilmente abbracciati. Nel frattempo Antonio ha telefonato dicendo che tardava. Al che ci e' venuto in mente un aneddoto. Vi ricordate la ... Nana ? Una volta l'avevamo esasperata al punto da farla esplodere in un "Basta ... Basta ! BASTAAAAAA !!!". Si fece un silenzio come da fermo immagine e poi ecco dal fondo dell'aula il basso vocione di Antonio:

- Basda e gegi, la minestra dei negri !

Prima incredula, poi disarmata, la Nana si abbandonò al riso lei quoque e la cosa finì in gloria. Antonio ha queste uscite, e' un fatto di ritmo, non di contenuti. Una volta eravamo al cinema e c'era una scena con un crescendo di sensualita', insomma i due protagonisti si erano dichiarati il loro amore eterno con parole struggenti, lui l'aveva abbracciata e la stava per baciare, le labbra si stavano avvicinando, anche la musica taceva in un silenzio carico di tensione, quando ... ecco il vocione, udibilissimo dalla platea fino alla galleria:

- Hai mica rimasto delle brustoline ?

Il cinema ondeggiò incerto tra finzione e realtà, poco ci mancò che dal grande schermo i due divi hollywoodiani lo mandassero a quel paese, ma il buio protesse Antonio che anche quella volta non pagò le conseguenze del suo dissacrare.

Poco dopo e' arrivata Renata, sobriamente elegante, e dopo un po' anche Antonio, elegantemente sobrio e alla fine ci siamo messi a incrociare informazioni, cellulari ed email; c'è ancora qualcuno irraggiungibile, ma si risolve, si risolve.

Venendo alla cena, l'ipotesi ventilata da Piero (braciolata autogestita al Circolo velico di Punta Marina) è stata a lungo soppesata; bella l'autogestione (da un ristorante potrebbero cacciarci via per eccessivi schiamazzi), meno bella la posizione, nel senso che in settembre potrebbe piovere e far freddo e al circolo c'è solo una tettoia. Quindi l'ipotesi di lavoro attuale è una cena autogestita in una bella casa colonica (del Passatore ?) dalle parti di San Michele, comodissima per chi arriva in autostrada. Sa tutto Giovanni.

Riguardo le date abbiamo appreso che Renata è via la prima quindicina di Settembre ... comunque la cena sarà di Venerdi e a base di maiale ! (ortodossi di tutto il mondo ... fate uno strappo alle regole !!!)

In progetto adesso c'è una pizza da qualche parte la settimana dopo ferragosto, chi c'è c'è, sperabilmente anche quelli che hanno avuto impegni lunedì.


A presto e fatevi sentire !!!

Ciao

lunedì 4 agosto 2008

11 agosto: chi c'è c'è

La notte DOPO le stelle cadenti (ma ce ne sarà sicuramente qualcuna ritardataria, di stelle) ci vediamo al bagno Deris di Punta Marina, DOPO cena, tipo alle 21:00, per una partita di chiacchiere informale. La scelta del bagno in questione è dettata dal fatto che ben due nostri compagni di scuola (non ancora avvertiti) sono soliti frequentarlo, e poi è vicino al mio.

Ho già parlato con Paolo e Antonio, Roberto e Pietro non li ho trovati, riproverò, adesso chiamo Piero. Non mi ricordo se Nicoletta è andata in ferie ... spargete la voce. Chi c'è, c'è, l'UNDICI AGOSTO ALLE VENTUNO, già mangiati ma non ancora bevuti. Ciao !


P.S. cliccate qui sotto per Google map, ma occhio che l'indicazione è sbagliata, è più verso il centro di Punta, cioè più a Sud, cioè più in basso nella cartina:

Cartina Bagno Deris ...

Videomessaggio:

giovedì 31 luglio 2008

Foto incasinata.

Questa l'ho trovata in una scatola di vecchie foto stampate da me (avevo l'hobby, una volta) e non so chi l'abbia scattata (il fotografo ufficiale non avrebbe accettato un Pirez spaparanzato così, credo).

Sono due o tre fotogrammi sovrapposti, più qualche colpo di pennarello. Come un bel ricordo un po' incasinato, che se ne frega della verosimiglianza e va a toccare dove sa lui. A proposito ...

Mi ricordo un giorno che la Vas ... la Prof. stava spiegando filosofia, roba nuova, e noi tre, in ultima fila, dopo un esile sussulto di interesse iniziale, accusammo ben presto lo sforzo e dunque ora stavamo lentamente conformando il nostro corpo alla geometria del banco, rallentando il respiro e i pensieri, scivolavamo abilmente via dal presente senza dare nell'occhio. Oblio.

Finita la spiega, via al dettato della sintesi. Il dettato ! L'ho sempre considerato degradante: quasi maggiorenni, farsi dettare gli appunti ... siamo mica all'asilo. Nessuno di noi tre mosse un muscolo, se non per disassarsi appena dietro al compagno davanti e sparire definitivamente alla vista. 5 minuti alla campanella, forse la scampiamo.

Ma la Prof. non stava mai ferma, spazzava lo spazio tra la cattedra e la prima fila come un riflettore in un lager, scandagliando le profondità dell'aula in cerca di fannulloni di cui avvertiva istintivamente la presenza, li fiutava, ci fiutava ! E ci beccò.

- E voi, non prendete appunti ?

Sferzati dall'incitamento, ci piegammo, ormai sconfitti, a raccattare la roba per scrivere dalla cartella, ma ecco che il mio compagno estrae un ... quaderno immaginario, immateriale, invisibile ai più, con cura ne cerca la prima pagina bianca, quindi lo spiana per benino sul banco con la sinistra mentre la destra brandisce la più acuminata Bic immaginabile, anch'essa immaginaria, e via, scrive con ampia calligrafia, seguendo il ritmo della Prof. Io e l'altro siamo affascinati e terrificati, come di fronte ad un funambolo in piena azione. E lui, avvertito il nostro disagio, con gli occhi ci rassicura, prende fiato e dà la stoccata finale:

- Può dettare più piano, per favore, Prof ?

Questa è arte, signori miei, è cinema, è poesia. Sarò per sempre grato a questo giovane uomo che sfidò la sorte per affermare un principio: non si detta la sintesi.

Chi è il giovane in questione ? Un biglietto sconto per Mirabilandia a chi lo imbrocca nei commenti. E sotto con altre foto e/o ricordi ! Forza !!! Ed ora, un po' di cinema:




Ciao !

lunedì 28 luglio 2008

Una foto

Per adesso ho trovato questa (cliccateci sopra per ingrandirla):

Risale al ginnasio, c'è la Foschi, c'è qualcuno che poi ha cambiato e manca qualcuno che arriverà, tipo Antonio. Avete cliccato sulla foto ? Cosa aspettate ? Ok, adesso andate vicino al video, con un orecchio. Ronza ? Non dovrebbe ... ma dietro al ronzio, cosa si sente, cosa dicono ?



E' in inglese, così fa meno impressione quando parla di "concime per i fiori".

Chi trova le altre foto ? Fatemi sapere qualcosa attraverso i commenti.

A proposito, come si inserisce un commento ? Cliccate qui sotto a destra, dove dice commenti, vi appare una videata con tutti gli eventuali commenti già presenti e a destra in alto uno spazio vuoto con sopra scritto "Lascia il tuo commento". Cliccate con il mouse nello spazio vuoto e scrivete, scrivete, scrivete; poi, ATTENZIONE, dovete scegliere un'identità; il modo più semplice è questo: c'è uno spaziettino vuoto con a sinistra la dicitura "verifica parola" e sopra una strana roba tipo una parola scritta alla Salvador Dalì; bene, adesso scrivete nello spaziettino la strana parola (lo so, è un po' difficila da leggere ma è fatto apposta, non siete voi ad essere cecati, tranqui). Poi andate in basso e cliccate su Anonimo e infine cliccate su Pubblica commento. Dai che è facile.

Ciao a tutti !

Biol

sabato 12 luglio 2008

Era ora ...

... che a qualcuno venisse in mente di organizzare qualcosa per il 30° della nostra maturità, o per festeggiare i primi 50. L'idea è venuta a Marisa che ha contattato Antonio, che ha contattato me (Angelo), io ho contattato Roberto ... e insomma ieri sera eravamo in 6 al Bar Belli a ridere e a scherzare, ed in particolare (in ordine di apparizione): Antonio, Marisa, Piero, Angelo, Rita e Nicoletta. Altrettanti erano assenti giustificati e gli altri ... non abbiamo fatto in tempo ad avvisarli.

Allora: siccome una cena sola è un po' poco per una ricorrenza di questo peso, avremmo pensato di mettere in piedi una serie di eventi preparatori in vista dell'apoteosi finale che si terrà la seconda settimana di Settembre, in data da fissare tra Lunedì 8 e Domenica 14.

Il primo di questi eventi sarà il prossimo Mercoledì 23 Luglio, S. Apollinare patrono di Ravenna, al Marina Bay di Marina di Ravenna, alle 21:00. Però bisogna prenotare, quindi fatevi sotto e confermate al più presto ad Antonio.

ULTIMORA: la nico il 23 e il 30 non può e in generale sembra che la scelta della data del patrono non sia furba ... per cui urge un giro di pareri !!!

Ciao !

P.S. Per la privacy non ho usato cognomi, in quanto questo blog è pubblico e chiunque può leggerlo e lasciare commenti (a proposito: commentate, commentate !). Ho però aperto un wiki (un sito di collaborazione) privato e lì ci mettiamo tutte le nostre info: telefoni , email, etc etc. L'indirizzo è questo: 3a77.pbwiki.com però per entrare ci vuole una password e ... insomma, andate sul sito e richiedete l'accesso e vi abilito al più presto !

P.S.S. ed ora un po' di sottofondo (terza volta che lo cambio):