Tutte le robe noiose, ripetitive e che non danno gusto, diamole da fare al computer, tanto lui ci gode. Veramente !
Ad esempio: la gestione dei sorgenti, o meglio: delle diverse versioni dei nostri programmi. La comunità ruby sembra essersi orientata su git come tool locale (cioè da far girare sul pc) e su github.com come repository, cioè come magazzino su internet in cui salvare i nostri sorgenti e condividerli con i colleghi (e con eventuali reclutatori o potenziali clienti che vogliono valutare le nostre capacità).
Ecco le istruzioni per installare git: http://progit.org/book/ch1-4.html
su windows si tratta semplicemente di scaricare l'installer da qui: http://code.google.com/p/msysgit (colonna di destra, featured downloads) ed eseguirlo.
Una volta installato bisogna configurarlo dicendogli chi siamo:
$ git config --global user.name "Your Name" $ git config --global user.email youremail@example.com
A questo punto siamo pronti per mettere sotto version control una intera cartella, il cui contenuto verrà salvato in modo incrementale (cioè prendendo solo le differenze); è comunque possibile indicare files o intere sottocartelle che devono essere ignorate (file .gitignore tutto cognome e niente nome, strane eh ? Utile per moduli oggetto ed exe, se stanno nella stessa cartella con i sorgenti e non ha senso salvarsi in quanto sono sempre riproducibili, ma qui parliamo essenzialmente di ruby, non di delphi). Allora:
1) lanciare la git bash,
2) andare nella cartella prescelta (cd c:/etcetcetc...)
3) una-tantum dare git init e
4) tutte le volte che vogliamo salvare una versione dare:
$ git add . $ git commit -a -m "le mie annotazioni"
Facile no ? (Forse git add . è una-tantum, non serve ripeterlo in presenza dell'opzione -a, ma non sono sicuro).
Poi si possono fare i branch, cioè le ramificazioni: la versione attuale (detta anche master) viene per così dire congelata, si dà un nome a questa "divagazione" e poi (tipicam. alla fine delle sperimentazioni) ricongiungere la master con il branch, tenendo in pratica le modifiche (merge), oppure buttare via tutto e ripartire dalla master immodificata. Qui c'è un esempio veramente chiaro da seguire: http://railstutorial.org/ruby-on-rails-tutorial-book#sec:git_commands
Quando si fa viaggiare della roba su internet (cfr github ed heroku) si devono prendere delle misure di sicurezza in modo che solo noi possiamo gestire la nostra roba; si tratta di qualcosa di più di una semplice password: le chiavi SSH; ecco qui come costruirle: http://help.github.com/msysgit-key-setup/
Ora si tratta di crearsi un account (gratuito per iniziare) su github e uno su heroku. Nei prossimi post vedremo come installare uno strumento per la generazione di siti statici (jekyll), come salvare il lavoro fatto su github e come pubblicarlo su heroku usando il framework sinatra
Poi ci sarà da aprire un account anche su amazon web services (AWS) anche lui gratuito per i primi 6 o 12 mesi, se stiamo entro certi limiti di utilizzo. Tutto gratis ! Sembrerebbe proprio un mondo migliore, e per certi aspetti lo è davvero :-)
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